Alle porte del venti-venti c’è ancora qualcuno che investe soldi e soprattutto tantissimo lavoro manuale in progetti legati all’agricoltura, non intensiva ma di “nicchia”.
Marcello rimette le mani sulle terre di famiglia, aride e ricche di pietre ma con un’ottima esposizione e che si prestano a coltivazioni d’élite come lo zafferano che gode oggi della certificazione D.O.P.
Marcellino, grande coltivatore di questa fantastica spezia, amplia i suoi orizzonti di agricoltore costruendo una serra, che protegge dalle intemperie una vera opera d’arte: un’orto sinergico dove tutte le piante collaborano per un raccolto perfetto e senza alcun tipo di prodotto chimico.
I suoi prodotti vengono venduti direttamente ai pochi ristornati nelle vicinanze che prediligono prodotti di nicchia e ai privati che sanno come Marcello lavora la terra.
Decido di andarlo a trovare, è un mio ex compagno di liceo ed è un po’ che non ci vediamo; voglio fotografare la sua terra e riportarmi qualche primizia a km zero!
Il mio intento è trovare qualche ortaggio che sprizza colore e freschezza, sia per fotografarlo in studio, provando a creare qualcosa di nuovo e sia per trasformarlo in qualcosa di delizioso per il palato!
Tra tutti i bei prodotti che trovo dentro la serra scelgo per i piselli, freschissimi; li assaggio subito, quella dolcezza croccante mi fa ricordare quando ero piccolo e aiutavo con mia nonna sbucciarli, mangiandone uno si e… l’altro pure!